S09.2 Catalogazione ed informatizzazione, R.E.I.S., L.I.M., teche e servizi di produzione multimediale (fototeca, cartoteca,nastroteca, filmoteca,biblioteca).
Il carrettiere era un trasportatore, solitamente per conto terzi, di merci varie; possedeva il proprio carretto e con l’ausilio di un cavallo o di un mulo svolgeva la propria attività alla quale era strettamente collegata la tradizione dei canti che venivano esibiti in svariate occasioni (fiere di bestiame, feste di paese, cantine etc.) e soprattutto nel corso delle soste nei “fondaci” dove i carrettieri si sfidavano in ripetute gare.
Il canto nelle saline accompagnava e segnava i ritmi del lavoro di raccolta e di trasporto del sale, esso era infatti, in un gergo specifico, essenzialmente la conta delle ceste prima riempite e poi trasportate. La trasformazione delle tecniche di produzione hanno purtroppo causato la progressiva scomparsa dei canti che restano nella memoria dei salinari più anziani.
Canti di carrettiere (Palermo, 6 maggio 2009)
Canti popolari delle saline (Marsala, 30 ottobre 2001)
Cantastorie bagherese siciliano di nuova generazione, ripropone cantate tradizionali e ne compone di nuove tratte da leggende e fatti storici. Si esibisce con chitarra e cartelloni illustrati in piazze e teatri di tutta la Sicilia e persino negli Stati Uniti per le comunità italo-americane di Los Angeles e Chicago.
Andrea Vaiuso, al civico 3 di via Beati Paoli al Capo, oltre ad essere conosciuto come sarto, porta avanti la tradizione dei suonatori di bottega fin dagli anni cinquanta. Vaiuso al mandolino e i suoi amici, chi con la chitarra, chi con il mandolino o la fisarmonica formano un gruppo che prova e si esibisce nella bottega del sarto con un repertorio popolare classico.
Comprende 42 bobine analogiche di grande e medio formato contenenti 337 canti e lamentazioni funebri della Settimana Santa in Sicilia; 80 CD audio contenenti:
Comprende 300 bobine analogiche di grande e medio formato, duplicate su digitale (DAT e CD), contenenti le registrazioni effettuate da Antonio Pasqualino degli spettacoli dell’opera dei pupi degli anni 60 e 70 da parte delle principali compagnie di opranti della tradizione palermitana e catanese. Il fondo sonoro comprende anche una serie di interviste condotte da Antonio Pasqualino negli anni 70 ai principali pupari siciliani (Cuticchio, Canino, Meli, Grasso, Macrì e Santo Pasquale).
Comprende 284 DAT dei concerti del Brass Group di Palermo dal 1974 al 1992. Fra le esecuzioni più importanti si segnalano quelli di Charles Mingus, Max Roach, Dizzy Gillespie, Art Blakey, Woody Shaw, Stan Getz, Gerry Mulligan, Lee Konitz, Joe Henderson, etc.
2 CD audio contenenti racconti e proverbi in galloitalico, registrati a Nicosia; due interviste in galloitalico sulla caseificazione e sulla molitura dei cereali di Sperlinga.
Comprende 500 bobine analogiche di grande, medio e piccolo formato, duplicate su DAT e CD, contenenti le registrazioni dei programmi radiofonici della terza rete, condotte dagli anni 50 dal musicologo Luigi Rognoni, direttore della cattedra di Storia della Musica presso l’Ateneo palermitano dal 1957 al 1971. All’interno del fondo fonografico si trovano esecuzioni di musica antica e rare interpretazioni del repertorio sia strumentale che operistico del periodo classico e romantico in particolare di quello rossiniano, musica d’avanguardia del primo Novecento (la Lulu di Alan Berg diretta da Bruno Maderna, Luigi Nono, Luciano Berio, Stockhausen, Pierre Boulez e Luigi Dallapiccola…)
Curato dal Dipartimento di Scienze linguistiche e filologiche e dal Centro studi linguistici e filologici siciliani, sotto il coordinamento scientifico del prof. Giovanni Ruffino, nell’ambito del progetto per la costituzione dell’ ALS (Atlante linguistico siciliano), comprende più di 3500 nastri sui dialetti secondo vari moduli tematici (giochi fanciulleschi, cultura alimentare, vita marinara e peschereccia, pastorizia, fauna, geomorfologia, parlate alloglotte).
Di questo ingente patrimonio, destinato ad accrescere in rapporto ai nuovi rilevamenti, la Nastroteca ha duplicato e conserva circa 200 CD audio relativi alle inchieste sociovariazionali delle province di Trapani e Agrigento. Al momento è in attesa di ricevere nuova documentazione, non quantificabile, realizzata sul campo a seguito di convenzione fra il Centro di studi linguistici e il Dipartimento Beni Culturali e Ambientali ed Educazione Permanente.
Comprende 300 nastri relativi alle abbanniate dei venditori del commercio tradizionale e da strada, trattative della compravendita del bestiame durante le fiere agricole, interviste a banditori, artigiani, pescatori e agricoltori, suoni, ritmi e invocazioni delle principali feste religiose ricadenti nei mercati. Le registrazioni sono state effettuate su tutto il territorio regionale e sono corredate da riprese video e fotografie.