L’Archivio del Catasto Borbonico, acquisito dagli eredi del Marchese Vincenzo Mortillaro di Villarena nel 1997 dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali ed Ambientali e pubblicato nel 2001,
costituisce una delle più prestigiose raccolte custodite presso gli archivi documentari del Centro Catalogo: consta di 427 carte, di cui 286 mappe di territori comunali rappresentate in scala che varia
da 1:15.000 a 1:25.000 e 138 piante di centri urbani rappresentate in scala 1:1.000 e 1:2.000.
Fanno parte della raccolta, inoltre, due cartografie della Sicilia: la “Carta degli Itinerari disegnata e incisa dall’Officio Topografico di Napoli” nel 1823; “La situazione coroidrografica doganale
statistica della Sicilia”, disegnata dal tenente Francesco Arancio nel 1843.
Si tratta di mappe redatte da architetti e ingegneri, agrimensori, periti urbani e cartografi al servizio del Governo Borbonico tra il 1837 e il 1853, periodo in cui il governo del Regno delle due
Sicilie conferì al marchese Vincenzo Mortillaro di Villarena l’incarico di completare le operazioni catastali in Sicilia, con il relativo supporto cartografico.
Queste mappe costituiscono uno straordinario documento storico che ci permette di conoscere la configurazione del territorio e delle città all’epoca della sua realizzazione; sono disegnate a china e
acquerellate a mano, da tecnici più o meno abili nella trasposizione grafica, nel disegno ornato, nei cartigli e nelle legende, a volte minuziosamente compilate. L’archivio è stato interamente
digitalizzato sia in alta (400 dpi) che in bassa risoluzione (72 dpi). Di seguito sono elencati in ordine alfabetico, raggruppati per provincia, i fogli di mappa che compongono l’archivio.
Il titolo sulla mappa a volte non coincide con l’attuale denominazione del comune che è stata riportata entro parentesi tonda. Sempre entro parentesi tonda, ma preceduti dal segno “/”, sono indicati
altri territori comunali compresi nella mappa. Infine, eventuali integrazioni al nome del comune sono riportate entro parentesi quadre.
Riferimenti bibliografici:
Enrico, Caruso, e Alessandra Nobili, a cura di.
Le mappe del catasto borbonico di Sicilia. Territori comunali e centri urbani nell’archivio cartografico Mortillaro di Villarena (1837-1853).
Palermo: Regione Siciliana, Assessorato dei beni culturali e ambientali e della pubblica istruzione, 2001.
Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione grafica, fotografica, aerofotografica, fotogrammetrica e audiovisiva dei beni culturali e ambientali. Repertorio cartografico & aerofotografico.
Palermo: CRICD, 2010.
entworfen nach dem Skelette der scmettauischen Karte unter der Leitijng der k.k. Generalquartier-Meisterstab abstheilung in Neapel im Jahre 1825 ...
scala
1:283000 circa
datazione
1825
autore
disegnata nell’I.R. Istituto Geografico Militare di Milano ad opera del sottotenente Franz sulla base della carta dello Schmettau sotto la direzione dell’I.R. Stato Maggiore, Sezione di Napoli.
e dalle riconoscenze ed osservazioni degli officiali dell’Officio Topografico dello Stato Magg.re Gen.le per ordine di S.M. Ferdinando IV Re delle Due Sicilie delineata ed incisa presso l’Off. sud.to negli anni 1809-1810.
scala
1:260 000 (secondo la scala grafica)
datazione
1809 - 1810
tipo di disegno
disegno su quattro fogli riunito e montato su tela finemente incisa, sono tracciati a mano i confini a colori di 23 comarche
diligentemente delineata giusta le leggi astronomiche e topografiche per ordine della maesta’ dell’Imperatore Carlo VI negli anni 1719, 1720, 1721, dal signor Barone Samuele di Schmettau allora al servizio austriaco e di poi maresciallo e gran maestro d’artiglieria negli eserciti di sua maesta’ il Re di Prussia. questa carta rettificata per ordine delle maesta’ del Re, e della Regina delle Due Sicilie l’anno 1800 esce ora alla luce come un monumento alla memoria e all’ingegno del Maresciallo Conte di Schmettau per opera del di lui figlio.
scala
1:75000; scala grafica in canne siciliane, miglia italiane, pertiche del Reno e tese di Francia
datazione
1800
autore
il figlio del Barone Schmettau che per ordine del Re di Sicilia vi aveva apportato delle correzioni
tipo di stampa
antico lucido ricavato dalla carta originale costruita dal 1719 al 1721
note: questa carta non venne mai pubblicata: si ritiene che i disegni originali pervenissero al "Depot de la Guerre" di Parigi in seguito all’acquisto della raccolta di carte topografiche provenienti dal Gabinetto del figlio dello Schmettau, conservate dall’editore Shropp di Berlino.
sçavoir (sic) Valle de Demona, Valle di Noto, et Valle di Mazara tiree des meilleur autheurs, et sur les memoires, les plus nouveaux et de messieurs de l’Academie Royale des Sciences presentee a monseigneur Le Dauphin par son tres humble, ecc., Hubert Jaillot geographe du Roy, avec privilege du Roy, 1734.
scala
1:587000 circa
datazione
1734
tipo di disegno
incisione su rame
note: sono indicati i boschi, i limiti amministrativi a colori, cinque scale grafiche in misure antiche.
note: il territorio comunale di Palermo è compreso in 213 fogli (più n. 1 quadro d’unione alla scala 1:30000, fogli allegati alle scale 1:500, 1:1000, 1:2000, 1:4000). Consultabile in sede e solamente dai dipendenti dell’Amministrazione regionale.
Ufficio Topografico di Napoli (come sezione separata dall’Ufficio di Torino)
tipo di disegno
disegno a colori montato su tela
note: ottenuta per riduzione dalla carta al 20000 del 1850; questa cartografia è prodotta dall’Ufficio Topografico di Napoli entrato a far parte, dopo la formazione dello Stato italiano del 1861, dell’Ufficio superiore di Stato Maggiore, come sezione separata dell’Ufficio di Torino.